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26 Gennaio, 2024

Il nuovo SCOR DS è l’ultima release del noto framework nato nel 1996. La storia dei suoi quasi 30 anni di vita è nota: il Supply Chain Council ne era detentore fino alla sua fusione con ASCM (2014). Oggi fa parte dei tool che ASCM mette a disposizione della comunità professionale della Supply Chain e contribuisce al suo sviluppo ed aggiornamento, per tenerlo vivo nella continua evoluzione che caratterizza questa materia.

Più in dettaglio, SCOR DS è l’acronimo di “Supply Chain Operations Reference Digital Standard”: uno strumento utile per orientarsi nella complessità della Supply Chain e per cercare di ricondurre ogni filiera ad un sistema di riferimento noto.

Ci sono almeno 5 buone ragioni per familiarizzare con SCOR DS: eccole qui di seguito.

  1. È uno standard

È stato sviluppato non pensando ad uno specifico comparto industriale o ad una tipologia di filiera. La sua “Industry Neutrality” è una caratteristica essenziale ai fini della sua applicabilità: le aziende possono avere filiere molto diverse – anche nello stesso comparto industriale – e per questo la possibilità di descriverle e confrontarle con un singolo metodo rappresenta un grosso aiuto. Ad oggi oltre 5.000 aziende nel mondo hanno utilizzato lo SCOR per mappare le loro Supply Chain: questo numero ne conferma potenzialità e valore. E non è tutto: SCOR DS infatti non si limita alla descrizione dei processi: attraverso la sua architettura, essi possono essere associati ad un set di metriche organizzate ad albero, attraverso le quali si possono

a. misurare performance complessive
b. determinarne le componenti disaggregate
c. diagnosticare problemi ed identificare opportunità di miglioramento

Ad ogni processo e ad ogni metrica sono collegate practice che possono ispirare il cambiamento e skill che possono favorirne l’implementazione.
In questo modo, SCOR DS costituisce un framework completamente integrato e modulare, con il quale un’organizzazione – sia essa orientata alla produzione di beni o all’erogazione di servizi – può progressivamente mirare a livelli superiori di eccellenza

  1. È la base per un benchmark.

Infatti, utilizzando metriche definite in modo rigoroso, chi usa lo SCOR DS può valutare le proprie prestazioni e confrontarle con quelle di aziende comparabili. Condizione per accedere a questa opportunità è la disponibilità a condividere le proprie performance, seppure in forma anonima: in questo modo si può innescare un meccanismo virtuoso e prezioso, che non ha paragoni sul mercato.

  1. È la base per un progetto di Supply Chain Transformation

Attraverso SCOR DS, un’azienda ha la possibilità di definire in modo chiaro la propria strategia di Supply Chain. Dall’identificazione dei propri order winner – ovvero dei vantaggi competitivi che si intendono perseguire nei diversi segmenti di mercato – si passa al confronto quantitativo con aziende analoghe attraverso il benchmark. Questo fornisce indicazioni sui miglioramenti prioritari da perseguire e, in modo coerente, sui processi più rilevanti per poterli realizzare. Le practice e gli skill collegati aiutano a capire come raggiungere standard più elevati, supportando anche la progettazione di interventi di change management che permettano alle risorse coinvolte di contribuire e partecipare attivamente al cambiamento.

  1. È digitale

Chi in passato ha lavorato con lo SCOR si è abituato a sfogliare voluminosi tomi – e schemi semplificati – per navigare la struttura del framework. Un’operazione non banale, data la mole di processi, performance, practice e skill censiti nello SCOR e la dimensione delle informazioni che li descrivono. Oggi tutto questo è disponibile online: la visualizzazione grafica, i link e la ricerca testuale facilitano enormemente l’uso dello SCOR DS rispetto al passato, rendendo più agevole sia la prima “familiarizzazione” con tutte le quattro dimensioni, sia il successivo approfondimento e – conseguentemente – l’applicazione pratica nei progetti

  1. È gratuito

Come si conviene ad uno strumento che ha l’ambizione di essere considerato uno standard, lo SCOR DS non è riservato a membri o affiliati, come in passato. È di pubblico dominio e chiunque può studiarlo, consultarlo ed utilizzarlo liberamente. Resta a pagamento il benchmark: una componente fondamentale, ma non imprescindibile. La scelta di pubblicare SCOR DS online è coerente con la strategia di ASCM che, anche grazie al merger con il Supply Chain Council, è diventata il riferimento indiscusso nel settore della Supply Chain. Chi voglia ispirarsi ad un framework di valore generale, oggi ha una source accessibile ed applicabile ad ogni latitudine e senza limiti. In più, sempre gratis, ASCM mette a disposizione un training introduttivo di tre ore, con il quale avvicinarsi allo strumento ed esplorarne le potenzialità.

Chi volesse accostarsi allo SCOR DS e al tema della Supply Chain Transformation può nell’ordine:

Per maggiori informazioni sulle opportunità offerta da JPS nell’ambito dello SCOR, scrivi a info@jpsconsulting.it

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