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1 Ottobre, 2015
Daniele Menè

Laureato in Ingegneria Gestionale nel 2003. Certificato APICS CPIM nel Dicembre 2012 e APICS CSCP nel Dicembre 2014.

Dal 2003 al 2009  in Accenture come Business Consultant per l’industria farmaceutica. Dal 2009 al 2012 presso lo stabilimento produttivo di Haupt Pharma Latina (ex Pfizer) come “Supply Chain Optimization Associate” e “Customer Relationship & Technology Transfer Manager”.

Dal 2012 ad oggi, Head of Plant Supply Chain per gli stabilimenti Shire di Rieti e Pisa (ex Baxter-Baxalta).

Tu sei un professionista della Supply Chain da diversi anni: cosa ti ha spinto ad intraprendere questa carriera, quando hai cominciato?

Ho cominciato la certificazione CPIM in Haupt Pharma Latina dove Pfizer negli anni passati aveva investito in APICS in modo deciso.

 

Nella tua azienda sei stato il pioniere del programma APICS: come ne sei venuto al corrente e perché hai pensato che potesse generare valore per la tua organizzazione?

Una volta entrato nello stabilimento di Baxter Rieti nel 2012 ho ritenuto opportuno estendere questo tipo di formazione al mio team (Supply Chain) e ad altri fossero stati interessati all’interno dello stabilimento.

 

Cosa pensi della scelta di APICS di offrire una nuova certificazione, il programma CLTD, incentrato sui temi di logistica, trasporti e distribuzione?

Lo ritengo un corso più di dettaglio rispetto a CPIM e CSCP e come tale forse realmente utile ad un audience più ristretta realmente operante su tematiche logistiche.

 

Nel 2015 hai vinto il premio JPS APICS Top Performer per il programma CSCP. Come riesce, un professionista impegnato come te, a trovare il tempo di studiare e di ottenere risultati così elevati?

Il conseguimento delle due certificazioni è stato sicuramente un impegno considerevole sostenibile solo dedicando tempo personale (week-end e sera) allo studio.

 

Tu hai ottenuto sia la certificazione CSCP che CPIM: a chi è indeciso sul programma da scegliere, che suggerimenti ti senti di dare?

Il CPIM (nella sua vecchia struttura) è composto di ben 5 moduli, di cui alcuni molto di dettaglio in area Planning, per cui mi sentirei di consigliarlo a persone realmente operanti in ambito Supply Chain, il CSCP lo ritengo invece utile anche a persone con ruoli differenti e di più alto livello all’interno delle Operations poichè in un solo modulo (se pur più corposo) offre una panoramica più estesa del ruolo della Supply Chain all’interno del network aziendale. Sicuramente il CSCP è più adatto per chi lavora a livello corporate o di network e non di singolo stabilimento produttivo.

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